Quando eravamo piccole, mia
sorella ed io eravamo solite la sera - una
volta spenta la luce della camera da mamma o papà - migrare l’una nel letto
dell’altra (più frequentemente io nel suo, perché all’epoca ero una discreta
allocca e non riflettevo abbastanza sugli svantaggi del ritornare nel proprio
letto gelato una volta deciso di dormire) e chiacchierare a lungo.
Più spesso, mia sorella mi
raccontava lunghe e fantasiose storie, e il copione prevedeva sempre che lei
raccontasse, ma che io potessi scegliere l’argomento. La frase iniziale era
dunque sempre la stessa e suonava più o meno così: “Vuoi (una storia di) animali, cose, magia, persone o bambini?”.
E io sceglievo. E – devo dire –
non restavo quasi mai delusa.