Quando si facevano le vacanze in barca le
valigie erano delle sacche morbide, abbastanza esigue per non occupare troppo
spazio. Poi, quando dovevi sistemare le tue cose, i vestiti andavano nei gavoni
sotto le cuccette, mentre le scarpe occupavano uno speciale gavone nella zona
giorno. Nella mia famiglia tutti temevano il gavone delle scarpe, perchè in
esso giacevano tra le altre le mie calzature preferite, care compagne di tante e
tante avventure, ma che per motivi abbastanza intuibili, la mia famiglia ha
presto ribattezzato “le fetentone”.
Le fetentone hanno accompagnato veramente
tante delle mie esperienze adolescenziali, ma, al tempo stesso, temo siano state l’incubo
di miei genitori, per l’aroma non propriamente di violetta che emanavano e che nessun trattamento di pulizia, a mano o in lavatrice, è mai riuscito a rimuovere.
Ieri siamo tornati in Italia per le
vacanze di Pasqua e per la festa delle tombe cinese.
Viaggio perfetto, puntualità, aereo bello
nuovo fornito di schermini singoli con opzione di circa quaranta films, giochi,
musica e quant’altro, cibo dignitoso, bimbe sedate, clima piacevole alla
partenza ed all’arrivo.
Tuttavia, ad allietare un viaggio troppo
pefetto, ci hanno pensato le fetentone cinesi del passeggero dietro di noi che sono
riuscite ad ammorbarci, nausearci e disgustarci oltre ogni misura (Alice: “C’è un profumo cattivo che non mi
piace!!!!” Amore, chiamalo profumo....) e che a seconda della piega dell’aereo
e delle variabili di corrente dell’aria condizionata ci hanno martellato le
narici.
Vedi, ci voleva la Cina per rievocare i
bei ricordi dei tempi andati.....
Nostalgia, nostalgia canaglia, che ti prende proprio quando non vuoi....;-)
RispondiEliminaMi associo:sono esperienze..indimenticabili. Cora
RispondiElimina....non scrivi più? In Italia ti è passata la voglia di scrivere?
RispondiElimina... e le puzzette post-prandiali sui voli intercontinentali dove le lasciate???
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