mercoledì 14 maggio 2014

NUOVE DISCIPLINE

Signori e soprattutto signore, questi è Ganesh, il mio nuovo insegnante di yoga.
Va da se' che io e le mie amiche si sia fatta questa esperienza, per il puro e semplice desiderio di approcciare una disciplina a noi sconosciuta e non certo, come qualcuno maliziosamente potrebbe pensare, per verificare dal vivo l'avvenenza del suddetto maestro yogi. 
Che - va detto - figo è figo. E anche di più.
Per altro, e qui apro una piccola parentesi, vi è tra donne espatriate un comune sentire, legato alla totale mancanza di attrattiva nei confronti dell'uomo cinese. Perché va detto che mentre è assai frequente incrociare in strada belle ragazze, il cinese maschio non ha nessun appeal per la maggior parte dei casi. È raro incontrare ragazzi o uomini carini, o per meglio dire, carini secondo i nostri canoni estetici (così come altrettanto è probabile che noi occidentali “normali” non si piaccia a loro).
Mentre, stranamente mi è capitato di incontrare bei ragazzi giapponesi, tailandesi e anche filippini. Ma probabilmente è solo un'opinione personale, per quanto condivisa da quasi tutte le donne expat che conosco.
Il risultato è che soffriamo di una certa carenza di "piacere visivo" quindi ogni volta che capita di compensare, il beneficio è amplificato. E con Ganesh, probabilmente triplicato.
Ma divago.
Era parecchio che volevo provare lo yoga e l'occasione di questo workshop (di tre ore!) è stata un'opportunità interessante per capire in cosa consista. Il problema con lo yoga è che si tratta di un lavoro mentale oltre che fisico, e per giunta molto impegnativo. E il principale ostacolo consiste nel superare i propri preconcetti e farsi coinvolgere nella cosa. Tradotto: dopo aver spiegato il concetto di energia vitale, collegata alla respirazione (la faccio facile, non me ne vogliano i cultori dello yoga), il Maestro ci ha invitato ad acquisire consapevolezza della propria respirazione, mediante accurata ispezione del proprio setto nasale.
Ora, quello che per qualcuno può essere letto come conoscenza di se', per me (una a caso) è stato uno sforzo enorme non ridere della scena di una dozzina di persone accucciate e intente a ravanarsi il naso alla ricerca di se stessi.
E allora mi chiedo: può lo scettico imparare a credere in questi processi? Può il cinico avere un lato più mistico? Vedere queste persone così prese dalla loro meditazione, così in controllo sul proprio corpo, sentirli oooooommmmmmeggiare  per minuti infiniti, cercare di stare ferma senza riuscirci, mi ha creato un gran mal di gambe e un sacco di interrogativi. 

Chissà che forse non sia già qualcosa.

10 commenti:

  1. Immagino che tu abbia già tradotto alle signore expat che frequenti l'italico concetto di "..'mazza che bbono!" In ogni caso ...ohmmmm ;-)
    Mara

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    1. Dopo il concetto del Prana, quello di Mazzachebono era il successivo.

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  2. qua idem coi maschi polacchi: a volte ci ritroviamo a fissare un diciannovenne figo che passa per il semplice fatto che per i prossimi 15 mesi come negli ultimi 15 non incontreremo nessuno decente sopra i 10 anni e sotto i 100 :-D

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  3. ravanarsi il naso per conoscere il sè? ma anche no.

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  4. Ma perché ti stupisci del ravanamento? Non stai in Cina? Normale ,no? Però, quasi quasi mi faccio un W.E. a Shanghai! E non fare commenti maligni!! Cora

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  5. secondo me se frequenti abitualmente le lezioni di Ganesh qualche beneficio ce l'avrai, a prescindere dallo yoga ;)

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  6. Ciao! Scopro ora il tuo blog un po' per caso…anche io ho vissuto a Shanghai, facevo yoga vicino a Jing'an Temple, li devo dire che non ti facevano scaccolare il naso…ma manco ti rifacevi gli occhi! Mi leggerò un po' il tuo blog, ciao!

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  7. non ha in programma ... Mr. Ganesh di passare per le Alpi Austirache?
    Si sta benone...
    Facci sapere come vanno i progressi !!!

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  8. Capperi questo post me l'ero perso!!! Complimenti per la scelta della (ehm) disciplina. Comunque, il mio maestro di yogalates sarà pure cinese, ma si difende bene anche lui (o forse i miei standard si sono drammaticamente abbassati dopo due anni a Suzhou?)

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