martedì 11 giugno 2013

DIPLOMI A VANVERA

L’altro giorno mia figlia si è diplomata.
Come? - direte voi – ma non aveva cinque anni?
Embé? – dico io – si è diplomata al kindergarten!!
Per la scuola americana è ufficialmente matura per passare alle elementari (e ci mancherebbe..).
E tutto questo è stato celebrato prima con un grande show e poi con la consegna dei diplomi.
Ora, lo show aveva come tema The Lion King che -bello è bello- ma quando ti devi sorbire a colazione, pranzo e cena tua figlia che per settimane intona: “Can you feeeel theeeee looooove toniiiiiiight!” allora cominci a desiderare la morte certa per Simba, Pumba, Timon e tutti i loro adorabili amici della savana.
Alice era una iena, per inciso. Una iena dotata di ben due battute che sono state ripetute ad oltranza, giusto per essere certi di averle imparate ben benino.
Nel complesso lo spettacolo è stato pure carino e gli insegnanti, specialmente quelli di musica e danza, molto bravi. Tradotto: si sono fatti un mazzo così, tra costumi, prove e scenografie, che quasi non sembrava nemmeno una recita scolastica, ma una vera e propria performance professionale, non fosse che gli “attori” avevano tra i cinque e i sei anni e quindi facevano sostanzialmente un gran casino.
E in tutto questo marasma di fine anno ho avuto pure la malaugurata idea di offrirmi volontaria per la raccolta dei soldi e la scelta del regalo alle maestre di entrambe le classi delle mie figlie. E come sempre accade, la raccolta denari è stata una strada tutta in salita.
Perché mi sono trovata tra mamme che proponevano di dare 20 rmb a testa (circa € 2,5) per i regali alle TRE maestre e altre che ne hanno proposti 200.
Perché ci sono genitori infoiati che hanno suggerito di personalizzare i regali con tazze o candele mangiafumo a forma dei propri figli (come se la maestra potesse provare un perverso piacere nel vedere i propri alunni sciogliersi su un centrotavola…), salvo che poi quelli stessi genitori hanno candidamente fatto sapere che essendosi già sbattuti parecchio per avere l’idea, sarebbe spettato ad altri (tiro a indovinare: io?) metterla in pratica.
E perché c’è sempre la stronza di turno mamma che Oh, scusa davvero mi sono dimenticata ancora i soldi, ma GIURO che domani te li porto…Come, vai oggi a prendere il regalo? ..Puoi mica anticiparli, GIURO domani li trovi..
Che poi mi prende quest’ansia da prestazione, un’insicurezza totale: avrò scelto il regalo giusto? Ho speso troppo? Ho speso troppo poco? La carta da pacco fa cagare? Il biglietto è insulso? Cosa scrivo? Il mio inglese è pietoso, COSA DIAMINE SCRIVO??!!!!!!!!!!
Quindi non c’è da stupirsi circa la mia crisi di panico nel momento in cui, ritrovatami nella palestra della scuola pronta per assistere alla rappresentazione, mi sono resa conto improvvisamente che la festa di classe (con relativa consegna regali) prevista per il giorno successivo era stata cancellata e che quindi avrei dovuto portare QUEL giorno i regali e soprattutto il programmato mazzo di fiori.
Mi sono guardata intorno e ho realizzato che almeno sette o otto mamme avevano in grembo fantastici bouquet pronti per essere donati immediatamente dopo la consegna dei diplomi.
E io?
Niente. Nada. Niet.
Il mio solidale marito ha cominciato a ridere sotto i baffi. Io a farmela addosso.
Risultato: nella pausa tra il Re Leone e la consegna dei diplomi ho volato in bicicletta fino al vicino flower market per raccattare un qualsiasi bouquet presente su piazza, talmente in fretta che nemmeno il bambino di E.T. mi sarebbe stato dietro.
Però ce l’ho fatta: ho fatto in tempo! Sono tornata al pelo per vedere mia figlia con tocco e toga (che ridere!) e con gli occhi cerchiati come un panda, causa allergia da pittura sul viso, ricevere sul palco un rotolino fasullo e tanti complimenti.
MI sono pure emozionata, io.
Un po’ meno quando ho realizzato che tutti i bouquet erano stati presi dai genitori per i figli “graduated” e non per gli insegnanti.
Che grulla.






8 commenti:

  1. E' vero, ti sei fatta un gran mazzo,ma vedere quei bimbi così carini (e la bimba in particolare)deve essere stato senz'altro commovente!Valeva la pena di sopportare in casa una iena così!Cora

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' vero, non ci avevo pensato: è una iena in tutti i sensi....
      :-)

      Elimina
  2. Ma quanto sono carine queste bimbe in tocco e toga!
    Mila

    RispondiElimina
  3. Ci sono cascata una volta...mai più! Il regalo alle maestre è una prova di nervi che non la auguro a nessuno. Splendida la tua ricciolona bionda. Veramente splendida

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il problema è che se non lo vuole fare nessun altro io mi faccio intenerire, e finisce che mi offro. Ma ora ho capito il trucco: non proporre ma imporre. Se no non si esce più dal circolo vizioso delle possibilità e delle proposte più assurde.

      Elimina
  4. ciao Giovannina bella la tua pupa! complimentoni e a presto qui tra noi
    Elena

    RispondiElimina