L’altro giorno mia figlia si è
diplomata.
Come? - direte voi – ma non
aveva cinque anni?
Embé? – dico io – si è
diplomata al kindergarten!!
Per la scuola americana è
ufficialmente matura per passare alle elementari (e ci mancherebbe..).
E tutto questo è stato celebrato
prima con un grande show e poi con la consegna dei diplomi.
Ora, lo show aveva come tema The
Lion King che -bello è bello- ma quando ti devi sorbire a colazione, pranzo e
cena tua figlia che per settimane intona: “Can
you feeeel theeeee looooove toniiiiiiight!” allora cominci a desiderare la
morte certa per Simba, Pumba, Timon e tutti i loro adorabili amici della
savana.
Alice era una iena, per inciso.
Una iena dotata di ben due battute che sono state ripetute ad oltranza, giusto
per essere certi di averle imparate ben benino.
Nel complesso lo spettacolo è
stato pure carino e gli insegnanti, specialmente quelli di musica e danza,
molto bravi. Tradotto: si sono fatti un mazzo così, tra costumi, prove e
scenografie, che quasi non sembrava nemmeno una recita scolastica, ma una vera
e propria performance professionale, non fosse che gli “attori” avevano tra i
cinque e i sei anni e quindi facevano sostanzialmente un gran casino.
E in tutto questo marasma di fine
anno ho avuto pure la malaugurata idea di offrirmi volontaria per la raccolta
dei soldi e la scelta del regalo alle maestre di entrambe le classi delle mie
figlie. E come sempre accade, la raccolta denari è stata una strada tutta in
salita.
Perché mi sono trovata tra mamme che proponevano di dare 20 rmb a testa (circa € 2,5) per i regali alle TRE maestre e altre che ne hanno proposti 200.
Perché ci sono genitori infoiati che hanno suggerito di personalizzare i regali con tazze o candele mangiafumo a forma dei propri figli (come se la maestra potesse provare un perverso piacere nel vedere i propri alunni sciogliersi su un centrotavola…), salvo che poi quelli stessi genitori hanno candidamente fatto sapere che essendosi già sbattuti parecchio per avere l’idea, sarebbe spettato ad altri (tiro a indovinare: io?) metterla in pratica.
E perché c’è sempre lastronza di turno mamma che Oh, scusa davvero mi sono dimenticata ancora i soldi, ma GIURO che
domani te li porto…Come, vai oggi a prendere il regalo? ..Puoi mica
anticiparli, GIURO domani li trovi..
Perché mi sono trovata tra mamme che proponevano di dare 20 rmb a testa (circa € 2,5) per i regali alle TRE maestre e altre che ne hanno proposti 200.
Perché ci sono genitori infoiati che hanno suggerito di personalizzare i regali con tazze o candele mangiafumo a forma dei propri figli (come se la maestra potesse provare un perverso piacere nel vedere i propri alunni sciogliersi su un centrotavola…), salvo che poi quelli stessi genitori hanno candidamente fatto sapere che essendosi già sbattuti parecchio per avere l’idea, sarebbe spettato ad altri (tiro a indovinare: io?) metterla in pratica.
E perché c’è sempre la
Che poi mi prende quest’ansia da
prestazione, un’insicurezza totale: avrò scelto il regalo giusto? Ho speso
troppo? Ho speso troppo poco? La carta da pacco fa cagare? Il biglietto è insulso?
Cosa scrivo? Il mio inglese è pietoso, COSA DIAMINE SCRIVO??!!!!!!!!!!
Quindi non c’è da stupirsi circa
la mia crisi di panico nel momento in cui, ritrovatami nella palestra della
scuola pronta per assistere alla rappresentazione, mi sono resa conto
improvvisamente che la festa di classe (con relativa consegna regali) prevista
per il giorno successivo era stata cancellata e che quindi avrei dovuto portare
QUEL giorno i regali e soprattutto il programmato mazzo di fiori.
Mi sono guardata intorno e ho
realizzato che almeno sette o otto mamme avevano in grembo fantastici bouquet pronti per essere donati immediatamente dopo la consegna dei diplomi.
E io?
Niente. Nada. Niet.
E io?
Niente. Nada. Niet.
Il mio solidale marito ha
cominciato a ridere sotto i baffi. Io a farmela addosso.
Risultato: nella pausa tra il Re
Leone e la consegna dei diplomi ho volato in bicicletta fino al vicino flower
market per raccattare un qualsiasi bouquet presente su piazza, talmente in
fretta che nemmeno il bambino di E.T. mi sarebbe stato dietro.
Però ce l’ho fatta: ho fatto in
tempo! Sono tornata al pelo per vedere mia figlia con tocco e toga (che
ridere!) e con gli occhi cerchiati come un panda, causa allergia da pittura sul
viso, ricevere sul palco un rotolino fasullo e tanti complimenti.
MI sono pure emozionata, io.
Un po’ meno quando ho realizzato
che tutti i bouquet erano stati presi dai genitori per i figli “graduated” e
non per gli insegnanti.
Che grulla.
E' vero, ti sei fatta un gran mazzo,ma vedere quei bimbi così carini (e la bimba in particolare)deve essere stato senz'altro commovente!Valeva la pena di sopportare in casa una iena così!Cora
RispondiEliminaE' vero, non ci avevo pensato: è una iena in tutti i sensi....
Elimina:-)
Ma quanto sono carine queste bimbe in tocco e toga!
RispondiEliminaMila
Il colpo d'occhio non era male!!
EliminaCi sono cascata una volta...mai più! Il regalo alle maestre è una prova di nervi che non la auguro a nessuno. Splendida la tua ricciolona bionda. Veramente splendida
RispondiEliminaIl problema è che se non lo vuole fare nessun altro io mi faccio intenerire, e finisce che mi offro. Ma ora ho capito il trucco: non proporre ma imporre. Se no non si esce più dal circolo vizioso delle possibilità e delle proposte più assurde.
Eliminaciao Giovannina bella la tua pupa! complimentoni e a presto qui tra noi
RispondiEliminaElena
Pronta! (anche per le terme!!)
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