Non scrivi più nulla! Il popolo
protesta!
Mmmmm, vediamo: dopo i maiali infetti nei canali, i polli e le uova
aboliti causa influenza aviaria killer, i vicini di casa coreani bombaroli
(atomici, però), l’inquinamento a palla anche quando l’applicazione dell’Iphone
ti dice che è basso (perché nessuno ci crede), la pioggia che è venuta ad
allietare pure noi, che non vogliamo farci mancare niente, direi che per il
resto tutto è calmo.
VA-TUTTO-BENE!
Come dicevo abbiamo avuto vari
ospiti nelle scorse settimane e anche se si tratta di un’esperienza impegnativa
sotto certi aspetti, la sensazione che mi è rimasta quando se ne sono andati è stata
di vuoto e di un certo estraniamento. Insomma, famiglia e amici lontani finché
restano lontani rappresentano un’altra dimensione, parallela ma che non si
incrocia mai con quella di qui, per quanto surreale essa sia.
Se verità e finzione si
incontrano, però, l’effetto è strano, come se in un film operatori e registi si
mescolassero con attori e trama, svelandone la finzione.
Mah, forse vaneggio. O forse ogni
tanto ho bisogno di tornare nel mondo reale. Anche se quello che mi aspetto di
trovare di questi tempi non è proprio entusiasmante.
Rientro nei ranghi delle mie
cronache cinesi con un po’ di immagini, quelle che più mi hanno colpita nelle
ultime settimane e che vi butto lì come meta, se passate da queste parti.
La prima è Zhujiajiao (si pronuncia
Giugiagiao e sembra uno scioglilingua)
graziosissima cittadina d’acqua alle porte di Shanghai, forse un po’ turistica
ma veramente carina da visitare: canali e casette tipiche, un sacco di negozietti
anche un po’ fuori dai tradizionali schemi dei mille e mille fake tutti uguali, persone e personaggi,
ressa e quiete....
La seconda è molto più urbana: se passate al 25 di Taojiang Road, nella Concessione Francese in Shanghai ed avete una voglia irresistibile di un espresso, non disperate ed infilatevi in questo posto, che è BELLISSIMO. A piano terra e mezzanino un caffè molto grunge, ma il meglio è nel seminterrato, meglio sarebbe dire una vera e propria cantina, umida e scrostata, ma piena di cimeli, oggetti (ovviamente in vendita) e odori.
Noi ci siamo gustati un ottimo caffè
e pure le waffles con il gelato.
che belle le tue piccole...primaverili :)
RispondiEliminami associo, non scrivi piùùùù, non ci pensi piùùùùùùùùùù ;) :*
Su, su, non piangere...Rimedierò!
Elimina;-)
Ma allora stuzzichi!Vedrai che prima o poi ti toccherà ospitare tanta di quella gente,che ti pentirai di averlo fatto!!Sono veramente posti deliziosi e particolari. Perché butti sempre lì qualche foto delle tue bimbe? Che fai.?Stuzzichi? Cora
RispondiEliminaLO so, è proprio una cosa che non dovrei fare, le foto delle bimbe intendo. Ma non resisto. Scusate: sono la classica mamma figliocentrica. O forse no, sono solo tanto carine, alle volte.
EliminaEssì, sono proprio tanto carine le tue bimbe, belle e con un faccino che ispira simpatia! Complimenti!
RispondiEliminaMila
nella parte iniziale del post hai dimenticato i ratti
RispondiEliminahttp://www.guardian.co.uk/world/2013/may/03/china-fake-meat-rat-mutton
non ci facciamo mancare niente da queste parti :)!
ciao Giovannina ma Alice ha perso i ricci?
RispondiEliminae la piccola Maia sembra assomigliare al papà...
in mezzo alle foto sembrano delle straniere svedesi: sono chiarissime sia per i capelli che per i colori.
Complimenti a mamma e papà!
brividi di comprensione
RispondiElimina