mercoledì 8 maggio 2013

MONDI PARALLELI

Uno si prende un pausa, così, per respirare un attimo, dopo tutti gli ospiti, le scuole chiuse, le bambine tra i piedi, il caldo ed il freddo, le lezioni di cinese, la fotografia e tutto il resto.  E succede che ti cazziano pure e ti dicono che, accidenti, stai battendo la fiacca con il blog!
Non scrivi più nulla! Il popolo protesta!
Vuole sapere cosa succede tra i mandarini, che diamine….
Mmmmm, vediamo: dopo i maiali infetti nei canali, i polli e le uova aboliti causa influenza aviaria killer, i vicini di casa coreani bombaroli (atomici, però), l’inquinamento a palla anche quando l’applicazione dell’Iphone ti dice che è basso (perché nessuno ci crede), la pioggia che è venuta ad allietare pure noi, che non vogliamo farci mancare niente, direi che per il resto tutto è calmo.
VA-TUTTO-BENE!
Come dicevo abbiamo avuto vari ospiti nelle scorse settimane e anche se si tratta di un’esperienza impegnativa sotto certi aspetti, la sensazione che mi è rimasta quando se ne sono andati è stata di vuoto e di un certo estraniamento. Insomma, famiglia e amici lontani finché restano lontani rappresentano un’altra dimensione, parallela ma che non si incrocia mai con quella di qui, per quanto surreale essa sia.
Se verità e finzione si incontrano, però, l’effetto è strano, come se in un film operatori e registi si mescolassero con attori e trama, svelandone la finzione.
Mah, forse vaneggio. O forse ogni tanto ho bisogno di tornare nel mondo reale. Anche se quello che mi aspetto di trovare di questi tempi non è proprio entusiasmante.

Rientro nei ranghi delle mie cronache cinesi con un po’ di immagini, quelle che più mi hanno colpita nelle ultime settimane e che vi butto lì come meta, se passate da queste parti.
La prima è Zhujiajiao (si pronuncia Giugiagiao  e sembra uno scioglilingua) graziosissima cittadina d’acqua alle porte di Shanghai, forse un po’ turistica ma veramente carina da visitare: canali e casette tipiche, un sacco di negozietti anche un po’ fuori dai tradizionali schemi dei mille e mille fake tutti uguali, persone e personaggi, ressa e quiete....


La seconda è molto più urbana: se passate al 25 di Taojiang Road, nella Concessione Francese in Shanghai ed avete una voglia irresistibile di un espresso, non disperate ed infilatevi in questo posto, che è BELLISSIMO. A piano terra e mezzanino un caffè molto grunge, ma il meglio è nel seminterrato, meglio sarebbe dire una vera e propria cantina, umida e scrostata, ma piena di cimeli, oggetti (ovviamente in vendita) e odori.
Noi ci siamo gustati un ottimo caffè e pure le waffles con il gelato.
E -paradossalmente- sembrava molto più reale della mia vita di tutti i giorni.

8 commenti:

  1. che belle le tue piccole...primaverili :)

    mi associo, non scrivi piùùùù, non ci pensi piùùùùùùùùùù ;) :*

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  2. Ma allora stuzzichi!Vedrai che prima o poi ti toccherà ospitare tanta di quella gente,che ti pentirai di averlo fatto!!Sono veramente posti deliziosi e particolari. Perché butti sempre lì qualche foto delle tue bimbe? Che fai.?Stuzzichi? Cora

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    1. LO so, è proprio una cosa che non dovrei fare, le foto delle bimbe intendo. Ma non resisto. Scusate: sono la classica mamma figliocentrica. O forse no, sono solo tanto carine, alle volte.

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  3. Essì, sono proprio tanto carine le tue bimbe, belle e con un faccino che ispira simpatia! Complimenti!
    Mila

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  4. nella parte iniziale del post hai dimenticato i ratti

    http://www.guardian.co.uk/world/2013/may/03/china-fake-meat-rat-mutton

    non ci facciamo mancare niente da queste parti :)!

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  5. ciao Giovannina ma Alice ha perso i ricci?
    e la piccola Maia sembra assomigliare al papà...
    in mezzo alle foto sembrano delle straniere svedesi: sono chiarissime sia per i capelli che per i colori.
    Complimenti a mamma e papà!

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