Il ché si riduce a quasi nulla.
Oltretutto m’è presa l’ansia da prestazione: “E se ci viene a trovare qualcuno? Come posso fare da Cicerone se non ho mai messo il piede, il naso e gli occhi fuori dal mio Big Brother Site?”. Come si dice, dunque, ho iniziato a farmi una cultura.
Oltretutto m’è presa l’ansia da prestazione: “E se ci viene a trovare qualcuno? Come posso fare da Cicerone se non ho mai messo il piede, il naso e gli occhi fuori dal mio Big Brother Site?”. Come si dice, dunque, ho iniziato a farmi una cultura.
E vuoi non iniziare visitando un classico dei
classici cinesi? Ho deciso di partire dai fondamentali e di andare a vedermi
tutti i templi buddisti più importanti. Che poi non è che siano proprio una
caterva, sono due o tre. Almeno quelli più noti.
Il fatto strano è che in questa città nulla o
quasi è preservato come si dovrebbe, perché per qualche strano motivo - culturale,
politico, ma come potrete immaginare di recente estrazione - i cinesi non
conservano: abbattono e ricostruiscono. E’ quasi una rarità quindi riuscire a
vedere cose realmente VECCHIE qui, che facciano trasparire i segni del passato,
il senso della storia, la patina del tempo.
Intanto questi poveri templi sono strizzati in
mezzo ai grattacieli, che svettano tutt’intorno: dentro, nelle corti, aleggia
in effetti una parvenza di sacralità, ma se alzi gli occhi al cielo non è difficile
incappare in una vetrata continua di edificio o nella gigantografia di qualche
zozza che soavemente reclinata pubblicizza una qualche marca di intimo.
Sacro e profano, insomma. Con una buona predilezione
per il profano, secondo me.
Il fatto strano è che in questi templi i fedeli
buddisti entrano e pregano completamente incuranti della folla di turisti, dei
questuanti, del traffico, del rumore e delle chiacchiere degli inservienti. In
altri luoghi di culto, siano chiese, moschee o sinagoghe, non è pensabile che
ci possa essere il traffico umano che ho visto in questi luoghi. Ma, come ripeto,
il fedele buddista non sembra curarsene.
E prega.
Ma cosa prega, mi chiedo?
Del buddismo noi occidentali abbiamo un’idea molto
fantasiosa e semplificata ma in realtà nel tentativo – vano – di farmi una
cultura in materia, ho scoperto che si tratta di una
filosofia/disciplina/religione estremamente complessa, con un buon numero di
variabili che dipendono dalla “scuola” di provenienza e dal luogo in cui si è
insediata. Certo è che da profana (e profanatrice, in un certo senso!) la
visione di queste statue è abbastanza potente, un po’ per le dimensioni, un po’
per le espressioni, talvolta non propriamente benevole.
Guardare per credere.
Guardare per credere.
Certo, a vedere il Budda di Giada un po’ la
sensazione del souvenir l’ho avuta. Voglio dire: non ho trovato gran differenza
tra l’originale e le piccole copie in vendita al bazar interno. Ma forse sono
io insensibile al fascino dell’oriente.
Forse ho bisogno di rovine, di strati, di segni
del tempo tangibili, perché no di decadenza.
L’effetto lucido non mi conquista. Io sono per la
polvere.
Io ho aspettato che arrivasse qualche ospite dall'Italia per visitare insieme qualche luogo o museo o moschea qui a Istanbul. E ho fatto bene! Finora sono arrivate 13 persone e ogni volta rivedere sempre le stesse cose è un po' pesantuccio...
RispondiEliminaNon ci avevo pensato. Vero é che non credo verranno mai 13 persone a trovarci: il viaggio é per molti versi parecchio impegnativo!
Eliminaio invece ogni volta scopro un angolo diverso nello stesso posto! ho dei *luoghi del cuore* che rivedo sempre volentieri
EliminaRipeteremo le gite insieme allora!
EliminaSecondo me fai bene a farti la cultura basica. Se e quando verro' a trovarti "esigo" un po' della tua guida !...Per ora mi arrangio da sola al ..sole e al vento della Grecia! Cora
RispondiEliminaChe bello che bello: allora ci conto!!!!!!!
Eliminaciao gio,
RispondiEliminase vuoi la polvere, potrei suggerirti diversi luoghi qui in cina, non ultimo il tragitto sulla via della seta, da noi appena concluso.
hai voglia di fare un salto qui per farti un'idea, cne le 3000 (non scherzo) foto che abbiamo fatto? li', ti assicuro, la polvere e non manca. e non solo quella del deserto del gobi :o)
le rovine sono davvero tali.
cris