giovedì 19 settembre 2013

PASSPORT CLUB

Vale la pena che vi racconti di questa attività della nuova scuola di Alice, perché per una volta si tratta di qualcosa che non ha a che fare con i “mezzi” dell’istituto in questione, ma con la semplice buona volontà ed iniziativa di un gruppo di genitori con sale in zucca.
Il Passport Club si pone come obiettivo l’apprendimento della geografia in forma di gioco e, se si vuole, piccola competizione.
Ad ogni bambino (delle scuole elementari) che si iscrive viene fornita una cartelletta contenente un passaporto vuoto, un grande planisfero “muto” ovvero senza scritte o simboli, e più in piccolo, le stampe del planisfero da studiare, uno per ogni mese, corredato invece di simboli e scritte.
Ogni mese ciascun bambino deve imparare un certo numero di continenti, stati o località note (deserti, catene montuose e così via…) in numero proporzionale al livello (da 1 a 5) che ha scelto all’inizio dell’anno. Per essere più chiari, per il mese di settembre chi aveva scelto il LEVEL 1 aveva da imparare sulla mappa muta i continenti, chi aveva scelto il LEVEL 2 doveva imparare i continenti più alcuni famosi deserti, e così via fino al LEVEL 5.
Nel giorno mensile prestabilito, tra l’orario del pranzo e quello della ricreazione dei bambini, coloro i quali sono iscritti al PC si recano in un spazio allestito apposta e in pochi minuti vengono interrogati dai vari genitori volontari. Per ogni livello c’è il margine di un errore. Se il livello è superato, sulla pagina del mese corrispondente vengono apposti prima un timbro a stella, che conferma il buon esito della prova e poi uno o più francobolli, a seconda del numero di livelli superati dal bambino.
Ai ragazzi questa cosa piace molto perché imparano giocando, perché sono spronati a raggiungere un obiettivo (passare tutti i livelli dichiarati) e perché cercano di riempire di stamps il proprio passaporto e renderlo il più possibile vissuto.
A me l’idea è piaciuta molto (e infatti per la prima volta in vita mia mi sono offerta volontaria per aiutare) perché è un’idea facile facile, attrezzandosi anche poco costosa, divertente per i bambini e per i grandi. E pure utile, ovviamente per loro, ma anche per gli adulti, o almeno per me che – nell’eventualità di essere reclutata per interrogare i bambini – ho dovuto ripassare (se non imparare) alcune località, tipo –chessò- lo Stretto di Bering, il Mar d’Arabia o la Baia di Hudson.
Lo so, sono ignorante. Ma ora di giugno probabilmente lo sarò un po' meno.

6 commenti:

  1. Molto,molto utile e simpatico. Magari lo facessero anche qui. Cora

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  2. Basterebbe proporlo e avere un piccolo budget procapite...

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  3. con la speranza che non venga dimenticato, di volta in volta, ciò che si è imparato al livello precendente.... magari! bella idea :)

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  4. Moto molto carino, in realtà farebbe comodo anche a me, perché nonostante ne sia un'appassionata, la geografia non mi entra in testa!!

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