La scuola è ricominciata.
E quest’anno è pieno di
scoppiettanti novità. Oddio, scoppiettanti, diciamo piuttosto imprevedibili novità. Nel senso che qui
non si sa mai se un cambiamento sia un bene o male.
Partiamo da Alice, ché qui
le novità si sprecano.
Scuola nuova, vita nuova,
mentalità completamente diversa. Diciamo che il passaggio dalla RBIS alla YCIS è
consistente e le similitudini tra le due scuole si limitano alla dicitura di
scuola internazionale, quindi essenzialmente alle ultime due lettere del loro
acronimo.
Un po’ come se cercassi di
paragonare, chessò, Javier Bardem con Carlo d’Inghilterra. Il ché non depone a
favore del cambiamento, perché – in definitiva – chi preferirebbe farsi un
bollito come il principe anziché quel figaccione di Bardem. Diciamo allora il
principino William, almeno. Che bollito mi sembra uguale, ma almeno dalla sua
ha il vantaggio dell’età.
Il fatto è che la nuova scuola ha
molte più regole e restrizioni rispetto all’altra (sullo school-bus si siede sempre nello stesso posto, non si gioca senza
cappello, non si arriva in ritardo, non si tolgono mai dalle plastiche i diari
di classe, si veste tutti uguali con la divisa – orribile – della scuola) che viceversa era più simile ad una comune che ad una scuola.
Ma le maggiori novità, che sto
tentando di far passare per “elettrizzanti”, consistono nella presenza di
compiti quotidiani ( a partire da oggi, acc…) e lo studio altrettanto quotidiano
del cinese, caratteri e cultura (‘na mazzata, insomma).
Ed è stato bello, ieri sera, dopo
tre soli giorni dall’inizio delle lezioni, venire a sapere dalla creatura che a
lei il cinese non piace, che non capisce niente e non ce la farà mai. E dagli a
spiegarle che ora è così ma che poi tutto si aggiusta, che anche con l’inglese
all’inizio era la stessa cosa, mentre ora la prendono per madre lingua e va
come una scheggia.
Già, peccato che in realtà anche
io sia terrorizzata all’idea di doverla aiutare con i compiti senza sapere un
emerito tubo di caratteri. E se tutte le spiegazioni su cosa fare sono in
cinese? Ok, c’è sempre l’ayi. E se l’ayi si rivela una capra e non riesce ad
aiutarla?
Intanto per il momento abbiamo
vinto il nome in cinese, perché ogni bambino che studia cinese DEVE possedere
un nome che “suoni” come il proprio originale. E la nostra derelitta è stata
prontamente battezzata aì lì si, che
grosso modo suona come “dal bel cognome riflessivo”.
Meglio di niente, via.
Che poi a ‘sta cosa del tradursi
i nomi da asiatico ad occidentale e viceversa bisognerebbe dare un freno, perché
alle volte ho l’impressione che certi cinesi, dal banalissimo nome uguale ad
altri cinque milioni di connazionali, sfoghino le loro repressioni con questo
sistema. Un po’ come se io mi chiamassi Maria Rossi e un giorno mi dicessero
che posso farmi chiamare anche in un altro modo. Come cacchio mi pare a me.
Cosa sceglierei?
Nella mia seppur modesta
esperienza cinese sono già incappata in epiteti (perché tali li chiamerei)
quantomeno bizzarri…
Come nella nuova classe di Maia,
per esempio: quest’anno, a parte le sue due storiche amichette, sono tutti asiatici e tutti prontamente ribattezzati dalle proprie famiglie nei modi più creativi..
Voglia d’armi e d’amore? Ecco
Tristan.
Preferivate un cane? E allora vai
con Rex.
Vuoi che tua figlia la prendano
tutti per il culo? Chiamala Mermaid e dormi tranquillo.
Su questo post ci sono tanti spunti di riflessione però io mi sono sbellicata dal ridere! Sei fortissima!
RispondiEliminaInsomma... :)
Eliminascoprirai le bellezze della scuola di hong kong, che non ha nulla a che fare con tutte le altre scuole a shanghai, perche' qui si studia sul serio, soprattutto il cinese.
RispondiEliminama vuoi mettere la soddisfazone? te lo dico per esperienza, quasi quinquennale.
con affetto, e... per farti capire chi sono: ci vediamo venerdi'.
bi hai
L'avevo capito anche senza indizio!
EliminaEh eh..
Eh..mi sfugge una cosa..perché si deve giocare per forza con il cappello?
RispondiEliminaPerché nella ridente Shanghai in questa stagione si schiatta di caldo!!!!!!!!!!
EliminaSono veramente senza parole! ...Ed è tutto dire! In bocca al..dragone.Cora
RispondiEliminaBentornata Cora. Mi mancavi!
Eliminami sono schiattata dalle risate!
RispondiEliminaLe mie a denti stretti, però...
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