Cosa succede se per una settimana ti schiatta di nuovo il computer e ti tocca mandarlo ancora dal tecnico? Beh, intanto succede che cominci a chiederti se la sfiga ha deciso che le sei molto simpatica. Poi, magari, rifletti sul fatto che potrebbe essere giunto il momento di fare un nuovo acquisto informatico. Infine, soffri tra te e te per non poter più scrivere il tuo blog, dal momento che solo su quel maledetto computer hai abilitato il by-pass per la censura cinese. Probabilmente voi avete dormito sonni sereni anche senza i miei scritti, ma a me un po’ siete mancati.
Recupererò dunque, mediante un sintetico ALMANACCO DEL GIORNO DOPO, un DOMANI AVVENNE degli ultimi sette giorni, raccontati in ordine sparso e casuale.
LUNEDI
Ho provato un nuovo parrucchiere, dopo che il “mio” mi ha sì proposto la piega a 5 euro, ma mi ha anche messo spalle al muro quando sono andata a fare il colore, imponendomi l’acquisto di un barattolo di balsamo per capelli secchi in offerta speciale a 150 euro, che per giunta non avrei potuto tenere io, ma mi avrebbero messo loro in 5 applicazioni successive dopo ogni lavaggio. Dopo il mio sonoro “ ’sta cippa ”, hanno ripiegato per una sottomarca un po’ più economica, ma da quelle parti non mi vedono più. Quest’altro hair stylist però è decisamente più zozzetto e soprattutto per lavarti la testa ti fanno accomodare su una sedia che si ribalta di una quindicina di gradi (all’indietro, intendo) così ti va ben bene il sangue alla testa. Poi ti applicano una specie di mascherina a tutta faccia per proteggerti dall’alito agliato dello sciampista, nonché – ma questo lo capisci dopo! – dagli spruzzi del getto d’acqua, che somiglia allo spruzzatore dell’autolavaggio, quello che serve per ripassare i coppertoni dal fango. ‘Na roba delicata, insomma.
E poi, diciamolo, a me i cinesi la piega non la sanno fare. Ogni tanto cedo alla tentazione, ma ormai il più delle volte mi tengo i miei ricci cartonati e me ne faccio una ragione.
MARTEDI
Sono tornata in piscina. Senza compiti, con amiche al seguito e con la crema solare. Direi che con il senso di colpa faccio progressi. Una nota a margine: la crema solare l’ho faticosamente reperita al supermercato, in versione campioncino e a caro prezzo, dato che i cinesi non solo non amano abbronzarsi, ma spesso si schermano dal sole con l’ombrello. Qui pallido é bello: non a caso sono i contadini o comunque le persone di bassa estrazione ad essere abbronzate. D’altra parte, un paio di secoli fa anche in Europa non era così?
MERCOLEDI
Merenda pomeridiana tra mamme del parchetto. Ci sarebbe parecchio da raccontare, ma per questa volta va così. La cosa bella era essere un’italiana, una hongkonghina, una giapponese, una tailandese ed una libanese. La cosa brutta era non capire quasi nulla delle loro conversazioni, tanto ciascuna storpiava l’inglese secondo il proprio accento. La prossima volta mi butto a parlare cinese: chissà che non vada meglio....
GIOVEDI
Mia figlia Alice. Nell’ultima settimana ne ha fatte un po’ di tutti i colori, dall’aver dormito tutta la notte sotto il letto, ad aver trasformato, complice la sua amichetta, il proprio bagno in una riproposizione - a tempera lavabile - di un’opera del migliore Mirò o Picasso, con molto colore un po’ ovunque (comprese tende, tappeto, muri, sponda del letto, pavimento e asciugamani). La punzione è stata letale per chiunque ma non per lei, che continua ad essere un cuor contento. La riprova? L’aver fatto ancora una volta tardi all'ora di rientrare per cena, questa volta portandosi a rimorchio un marmocchietto di tre anni che si era perso, che lei voleva aiutare e che abbiamo dovuto consolare fino all’arrivo della legittima proprietaria. Manco Maria Goretti.....
VENERDI
SABATO
Abbiamo bissato l’esperienza della cena fuori senza figlie, tra adulti, senza interruzioni, inseguimenti, menù bambini, rientri forzati, conversazioni a metà. Bello. Molto bello.
Peccato però scontarla nuovamente nel cuore della notte per riprovare l’esatto copione dei serata dei piselli olandesi, eccetto che per il sacchetto, sostituito egregiamente da una capiente insalatiera. Comincio a pensare di aver un problema io, e non quello che mangio...
DOMENICA
Questa settimana ho provato una sensazione nuova, in parte bella (in quanto sentimento "forte") ed in parte no. Ho provato -abbiamo provato- tanta angoscia per quello che é successo in Italia. Forse per voi che ci vivete non è lo stesso, ma visto da qui é una vera sofferenza vedere che un Paese che già non naviga in buone acque, sotto tanti aspetti, venga così drammaticamente martortiato anche dalla natura. Che rabbia, che dispiacere.
Mai stata patriottica, io.
Però a stare qui e vedere certe cose ti si spezza un po’ il cuore.
bentornata allora :)
RispondiEliminama lo sai che me l'ero chiesta come funziona con la censura cinese avere un blog?
Eh, funziona che devi scaricarti un certo programmino (in realtà ce ne sono parecchi...). Un po' un assurdo, ma di fatto molte cose da qui altrimenti non si vedrebbero.
EliminaMi tocca quotarti sull'accento inglese delle asiatiche. Qui dove vivo (Washington) ci sono tantissime famiglie giapponesi che si fermano un paio d'anni e poi ritornano in patria. Le madri sono tutte carinissime e - almeno sembrerebbe - anche disposte a socializzare (io più di loro) ma cavolo se e' difficile capirsi :-(
RispondiEliminaMI rincuora il tuo commento...
EliminaFaccio proprio fatica a distinguere le parole tra loro. Non a caso, parlavo con la tailandese che invece era molto più comprensibile!
Bentrovata Gio ci sei mancata!
RispondiEliminaGrazie!
EliminaBentornata!
RispondiEliminaE si, si, mi sono accorta che non c'eri, mi piace sempre leggerti, mi diverte tantissimo!
E mi sa che il computer nuovo lo devo proprio comprare....fa strani rumori, MOOLTO sospetti!
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