No, perché qui a Shanghai evidentemente si
bruciano le tappe e mia figlia ha deciso di uniformarsi al gruppo.
Prima c’è stata la vicenda di Kai, quella
in cui Aliccia ha deciso di fare la terza incomoda in una storia d’amore, in
realtà già al tramonto, tra la sua migliore amica di scuola e il loro bel
compagnetto cinese. E va beh, so’ ragazzi,
si direbbe. E poi, in quel caso, il fanciullo era solo funzionale alla
competizione con l’amica.
Il ché, qualcuno potrebbe obiettare, per
una nana di quattro anni non promette niente di buono...
Poi siamo passati alla brutta vicenda con
tale Victor, graziosissimo bambino pseudotedesco (ma potrebbe essere anche
danese, olandese o austriaco, ché tanto io non distinguo un idioma dall’altro)
che mia figlia ha provato ad approcciare con l’aiuto della maestra, alla quale
ha chiesto – non so in che modo, in effetti – come si dicesse “bello” in
inglese. Così si é presentata da Victor un bel mattino e gli ha spiattellato un
sonoro “You’re so beautiful!”, al ché
quello pare che le abbia risposto “You’re
so stupid!” e lei se ne è avuto parecchio a male.
La settimana scorsa ha preso di mira un
biondino francese, verosimilmente più piccolo di lei, di quelli che il concetto
di “femmina” non sa neanche cosa sia, che ha la candela al naso e che passa i
suoi pomeriggi ad inseguirsi con gli amichetti schizzandosi l’acqua con le pistole bazuka.
Stavamo passeggiando e lo incontriamo. Alice assume un’espressione
pesce-lesso-con-sorriso-da-tordo e comincia a salutare questo nanetto con la
mano, tante e tante volte, senza mai riuscire a calamitare la sua attenzione. “Ma lo conosci?” chiedo. E lei:”Ma siiiiiiiii, prende lo school bus con
me....Mi prende in giro e mi fa gli scherzi...” E via sorrisone da tordo.
Sarà, amore mio, che sul bus ti fa gli
scherzi e siete amici per la pelle, ma hic et nunc, francamente, non ti si fila
di pezza.
Alla fine ieri é spuntato Eric.
Bello come il sole. Più alto di lei di
almeno due spanne, probabile settenne, con cui – ridendo a crepapelle con il
solito sguardo rincitrullito che ormai comincio a riconoscere – é scesa dal
bus. Nel pomeriggio poi, programmando le sue attività, mi dichiara che, no oggi
non ha voglia di giocare con Rebecca, perché deve andare a cercare LUI.
“Amore, ma lui è più grande, lui avrà i
suoi amici...” Lui manco sa chi sei!!!!
Non c’è stato verso: dopo la ginnastica,
grazie al cielo in compagnia dell’amica, si é messa a dare la caccia al
bellone, starnazzando al di lui passaggio come galline da pollaio.
E finalmente ho capito che ‘sto Eric fa
parte di una stramba famiglia che abita in una stramba villetta, che sembra
uscita dal set di un film di Tim Burton dopo che è andato a Disneyland a
prendere ispirazione e già che c’era si è fatto di crack.
Una casa, un ninnolo. Il giardinetto non
ha un buco libero ed é stracolmo di oggetti di tutti i tipi, cineserie,
carabattole, cianfrusaglie in ogni dove. Per
tacere dell’interno, o quel che se ne riesce a vedere da fuori, spiando
tra DECINE di stickers gommosi attaccati ai vetri che, come sembra essere anche per il resto della casa, non vedono uno straccetto della polvere da settimane. Inquietante.
In altre parole mia figlia ha deciso
di infatuarsi proprio del figlio dell’Ispettore Gadget. Echeccacchio.
Stamattina, risoluta, ha voluto aspettare
che lui arrivasse prima di prendere posto sul pullman. Alla fine LUI é
arrivato, ovviamente con uno zainetto che neanche Big Jim nella spedizione
sull’Himalaya poteva vantare, e altrettanto ovviamente si è servito del suo
sconfinato bagaglio per impedire alla tapina di sedersi accanto a lui. Si é dovuta sedere dietro, incrociando le
braccia seccata e borbottando da sola di non so più cosa, mentre io, salutandola
da lontano, me la ridevo sotto i baffi.
Caspita, quattro due di picche in un mese.
Neanche io in età adolescenziale ero messa così male.....
Neanche io in età adolescenziale ero messa così male.....
"...una stramba villetta, che sembra uscita dal set di un film di Tim Burton dopo che è andato a Disneyland a prendere ispirazione e già che c’era si è fatto di crack."
RispondiEliminaMIODDIO MUOIO! :D
Giò grazie, ogni volta è una vera sorpresa....
Anche per me!
RispondiEliminaAh ah ah!!!
Fidati, dovtesti metterli tutti insieme questi racconti e farne un libro!! sei troppo brava a scrivere! mi fai sempre morire dal ridere! continua così!!!
RispondiEliminaCiao!!
Claudia.
In effetti, dopo Totti c'è spazio per chiunque..
Eliminaahahhaha che ridere!
RispondiElimina5 anni e la cotta...la mia ne ha sei e se penso all'adolescenza mi vengono già le convulsioni...
se passi da me ci sta una sorpresina :)
http://www.paroladilaura.blogspot.it/2012/05/premigrazie-grazie-graziee-ancora.html
Grazie mille: ho dato solo un'occhiata in fretta... Ora vado a vedere con calma!!!
EliminaAH AH, fantastico resoconto! Santo cielo la mia "grande" deve fare quattro anni... mi devo preparare a tutto ciò?? Argh!
RispondiEliminaSecondo me non saremo MAI abbastanza preparati, mannaggia....
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