ARIECCOCE

Insomma, non mi va mai bene niente....

Ritorno in Cina senza fetentone, ma questa volta con due disgraziate che non sono state ferme un minuto. Hai voglia a drogarle. Sarà stato l’effetto primavera, ma sfortunatamente le gocce non ha fatto effetto se non diverse ore dopo la somministrazione (sic!).

Fa strano ritornare a casa. Intanto perchè non sai più qual è casa.

Certo la tua casa è dove ci sono gli affetti e vedere i parenti e gli amici è stato proprio bello (N.B. grazie per il bel pre-compleanno!!!). Ma dopo un po’ la tua casa diventa anche quella in cui investi tante delle tue energie, soprattutto emotive.

Dopo due ore dall’atterraggio Aliccia è andata a scuola (per sua volontà), Andrea al lavoro, Orson a giocare con FJL e io ho disfatto i bagagli e mi sono fiondata al mercato.

Azz, mi sono bastati dieci giorni in patria per rimuovere dei dettagli inquietanti a proposito dei mercati cinesi, però non so spiegare in quale modo perverso, mi sono mancati.

Sta a vedere che dopo il mal d’Africa esiste anche il mal di Cina (che non suona bene uguale, lo ammetto, sembra una via di mezzo tra maldicenza e medicina...).

O forse straparlo, dopo 36 ore di veglia e 6 ore di fuso orario.

Per festeggiare il rientro ci siamo regalati una delle nostre amatissime zuppe di noddles in brodo.

Quella speciale però, sponsorizzata da “AlessandLo BoLghese” * (è lui, ditemi se non è lui!!!!), omologo cinese del celebre cuoco da tv che imperversa sugli italici teleschermi.

Talmente piccante che non ho più sensibilità al palato molle.

Vabbè, tanto stanotte manco le cannonate sento.


* In effetti questa storia che i cinesi pronunciano la R come L è una palla: diciamo che hanno una R molto arrotata, simile a quella della lingua albanese o se preferite di un mestrino sbronzo.