venerdì 2 marzo 2012

UN PO' DI CULTURA

Mi é caduto l’occhio su un libro che ci ha prestato il capo di Andrea. Riassume in un centinaio di pagine la maggiorparte degli oggetti inventati dai cinesi, legati alla casa, alla alimentazione o al costume in generale e mi stupisco a pensare “Davvero QUESTO l’hanno inventato loro?”.
Voi obietterete che i cinesi sono senz’altro grandi inventori: gli spaghetti, i fuochi d’artificio, la carta di riso... Però ci sono certe cose che proprio non mi aspettavo.
Per ordine mentale (ossessività?) ho provato a classificarli e suddividerli in varie categorie, che sono frutto senza dubbio di opinioni personali e non certo di verità rivelate. Nel senso che qualcosa che io considero essenziale, magari per voi rientra nella categoria del chissene. D’altra parte...parafrasando le femministe anni Settanta, il blog è mio e me lo gestisco io. 

CATEGORIA OVVIETA’
ü       Le bacchette.
ü       I ravioli.
ü       La sputacchiera.
ü       Il balsamo di tigre.

CATEGORIA FORSE NON TUTTI SANNO CHE
ü       L’abaco. O quantomeno una delle primissime e più antichie versioni.
ü       Il quaderno a quadretti. Sembra una banalità ma nemmeno tanto: nasce per scrivere correttamente gli ideogrammi. E si racconta che chi sgarrava, le prendeva di brutto. Forse a suon di abaci in testa.
ü       L’Hot pot. Che  per semplificare sarebbe l’odierna bourguignonne. In Cina però, si fa con il brodo e con la carne di montone. Detto così non mette molta fame: la provo e poi vi dico.
ü       Il thermos. Ecchevvelodicoaffare : sennò il Cristo degli abissi mi si raffredda!
ü       Il ditale. Sfido qualsiasi splendida trenta-quarantenne come me a rivelare di aver mai usato in vita sua il ditale. Però ammetto che un suo senso questo oggettino lo avrebbe: io le tre volte all’anno in cui cucio mi faccio sempre male....
ü       La borsa dell’acqua calda, ovvero quella che a casa mia si è sempre chiamata la boule. Ho appreso anche altre due cose interessanti: primo, che l’antesignano della boule era un contenitore pieno di carboni ardenti, molto poco pratico, in effetti. Secondo, che qualche buontempone ha inventato una competizione in cui vince chi riesce a gonfiarla di più. Se prima non ci ha rimesso le guance e i polmoni. Demenziale...
ü       Le biglie di vetro. Ah! Bei tempi in spiaggia!!!
ü       Lo zampirone (sono sempre più preoccupata per l’arrivo della stagione calda...)

CATEGORIA IDEE GENIALI
ü       La ricevuta gratta e vinci. Questa è geniale davvero: le ricevute qui hanno una finestrella tipo gratta e vinci su un lato. Gratti con la moneta e puoi vincere con una certa facilità l’equivalente di diverse centinaia di euro. Risultato: la gente è invogliata a chiedere la ricevuta e lo stato riduce l’evasione fiscale. Se non è un’idea geniale questa....
ü       Il mototaxi. Il mio sogno proibito: ovvero l’idea che secondo me bisognerebbe applicare anche a Milano. Taxisti su mezzo di trasporto a due ruote ma semicoperto tipo Ape Piaggio. Scivola via bene nel traffico e se piove non ti bagni. Ho coltivato seriamente per anni la fantasia di mettere in piedi in Italia un business di mototaxi. Se qualcuno è interessato a mettersi in società è ben accetto, insieme al suo capitale iniziale.

CATEGORIA ESTICAZZI
ü       La racchetta elettrificata per zanzare. Palleggi e intanto le secchi con la scossa. Sadismo puro.
ü       La cravatta fast food.Davanti cravatta normale, dietro il gancino per chiuderla! Il massimo del trash.

CATEGORIA MAI PIU’ SENZA
ü       Lo zainetto-trolley per bambini. Possibilmente con Barbie o i Gormiti.
ü       La macchina per controllare l’autenticità le banconote.
ü       La ventosa sturacessi (e sapete perchè).

CATEGORIA MAI PIU’ CON
ü      Cagliata di fagiolo fermentato. (...)
ü      Il pantaloncino da bebè con il taglio dietro.(!!!)
ü      Il quadro retroilluminato con cascata. (???)
ü      L’uovo paleolitico. In pratica si prende un uovo di anatra o oca e lo si conserva in una mistura che non vi sto a spiegare anche perchè non l’ho tanto capita nemmeno io, qualcosa tipo acqua di governo di fagioli pestati, finchè l’uovo non cambia colore ed assume una consistenza gelatinosa. A quel punto è diventata la prelibatezza che tutti i cinesi sognano di mangiare nelle occasioni importanti.

P.S. Aggiornamento sui miei avvistamenti in Hami Lu, la ormai celebre strada che porta a casa nostra. Questa mattina ho intercettato un barboncino candido, fresco di salone di bellezza, che calzava 4 splendide scarpine da ginnastica rosa. La cosa più trash però era che portava a spasso un signore veramente lurido.


4 commenti:

  1. Sull'uovo..beh, e' davvero orripilante!
    Per il barboncino non mi stupisco più di tanto, in montagna ne ho visti parecchi con le scarpette di piumino per non gelarsi le zampette sulla neve..

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  2. Lo sapevo che li cuccavo! I soliti maniaci del "ho fato tuto mi" versione cinese!
    Il raviolo (mio territorio) ne parla Boccaccio nel Decameron... 1300...ma ci sono citazioni anteriori di almeno un secolo... come gli spaghetti, in una tomba etrusca c'è un'affresco con tutti gli arnesi per fare le tagliatelle ...
    e mi fermo qui. Sti asiatici hanno la mania di aver fatto tutto! ;-)
    Però guarda che le uova dei 100 anni non sono male. Niente da svenirci ma io le mangiavo abbastanza volentieri.

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    1. Anche mio marito ha detto che sono buone. Io provo un po' tutto, ma queste proprio non ce la faccio....

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  3. Be, a meno che il gentile ospite di turno non te le sbatta nel piatto non vedo la necessità che tu le assaggi. Non sono niente di speciale.

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