martedì 20 marzo 2012

MORK CHIAMA ORSON...

Parlando con i nonni mi sono resa conto di una cosa che probabilmente non gioca molto a mio favore: nel fervore dell’espatrio, nell’entusiasmo (o nella depressione, a seconda del momento) della situazione, mi sono talmente concentrata su quello che stava succedendo a ME, da essermi distratta rispetto ai progressi di Orson (per tacere della esigenze della mia dolce metà). Mentre l’evoluzione di Aliccia è sotto i nostri occhi ed é abbastanza paragonabile a quella di noi adulti, in termini di relazioni sociali, apprendimento di nuove lingue e varie difficoltà, la piccola di casa è per certi aspetti un po’ trascurata.
Intanto sconta il fatto di essere la seconda: con il primo figlio ogni novità è santificata come le feste....Il primo sguardo, il primo rigurgito, le prime chiappe rosse, il primo dente, i primi passi, il primo bernoccolo, ma anche il secondo e il terzo...
Ogni singolo progresso è celebrato all’eccesso, per la gioia di coloro ai quali di tuo figlio, in tutta franchezza, non frega niente, ma non hanno mai osato dirtelo per buona creanza.
I secondi sono inevitabilmente sfigati, da questo punto di vista. E lo dico da seconda figlia, che però non ha mai patito particolarmente della sua condizione, diciamo così, "cronologica". A dirla tutta, i secondi vivono una serie innumerevole di vantaggi che ripagano di ogni eventuale trascuratezza precedente.
E’ che io sono la mamma.
Avrei probabilmente dovuto provare una maggiore empatia per i progressi che Orson ha fatto negli ultimi mesi, PROPRIO in virtù del fatto che i nonni, gli zii e tutti coloro che abitualmente coccolano un bambino, sono oltre confine. Molto oltre confine.
E’ il momento della redenzione.
Tediatevi nell’ascoltare che la piccola di casa, al fixing dei quattordici mesi, può vantare:
-una camminata degna di Clint Eastwod ne “Il buono, il brutto, il cattivo”: gamba larga e petto in fuori.
-una dentatura a 10 carati, grazie alla quale la piccola sembra una delle tartarughe di terra ricordo della mia infanzia (indistintamente Mata Hari, Cicero, Guendalina o Giuseppe): se provavi ad offrire loro un pezzo di albicocca, rischiavi di lasciarci anche mezza falange.
-una panza tanta, che con la maglia della salute la fa somigliare all’ottimo Vito Catozzo dei tempi d’oro.
-una forza fisica non indifferente: ho provato ad accostare tre sedie di legno (sono quelle pesantissime che offre in dotazione il compound), lei si è messa di lato ed ha cominciato a spingerle. Si è fatta in scioltezza l’intero soggiorno. Sembrava quello del Guinness dei primati che tirava con la catena tra i denti un tir.
-una risata contagiosa e due occhi bellissimi (ma quelli li aveva anche prima).
-uno stomaco davvero senza fondo (é Orson mica per niente...), che ingurgita paste, risotti, ravioli, verdure, dolciumi, frutta. Con una particolare preferenza per “Il piatto degli altri”. Lei sta mangiando la sua pastina al sugo, tu hai ordinato un piatto di garganelli ai frutti di mare?
Lei vorrà i tuoi garganelli. 
E li avrà.
E' una macchina da guerra che avrà quei dannati garganelli.
-un inconfondibile ruggito di fondo, che molti di voi ricorderenno senz’altro, e che accompagna il suo apprezzamento per le cose che la circondano, in primis i tuoi garganelli.
-una buona dimestichezza con i primi gesti del "bimbo che capisce": fare l'indiano, dare baci a bocca larga, di quelli che ti sbavano la guancia intera, fare di no con la manina, accennare le prime parole, come me-me, pa-pa, 'aia, garganelli (va bene, la smetto!).
-un caratteraccio, tra l’incazzoso e l’angelico. Un attimo ride e gorgheggia. L’attimo dopo è una belva.
Poi ci sono arrivata.
Più la guardo e più sono convinta.
Maia è Baby Herman.
Il bambino angelico che gioca nei cartoni animati di Roger Rabbit ma che fuori dal set fuma il sigaro ed ha la voce di uno scaricatore di porto.
Non so cosa aspettarmi per la fase della crescita...

N.B. Comunque quello dei garganelli era un esempio...
Sfido chiunque a far dire ad un cinese “gaRganelli ai fRutti di maRe”.

6 commenti:

  1. oddio il bacio bavoso a tutta guancia me l'ero scordato! sarà che la Gabbianella non è molto prodiga di bacini...

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    1. Ma come Wonder? Guardi la concorrenza e non posti???
      :-)

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  2. Il.. colpo finale mi ha fatto morire dal ridere. Paragone azzeccato! Però che bella! Cora

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  3. Fantastica!!!comunque concordo, i secondo geniti hanno molte meno attenzioni!Mattia non è geloso della sorellina, è la sorellina ad essere gelosa di lui!
    I primi sono abituati ad essere super coccolati, i secondi ad essere "appoggiati" a destra e manca mentre tu ti barcameni in mille faccende!

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  4. io sono una terzo genita...avevo qualche dubbio, ma ora sono ufficialmente depressa.
    ;)

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  5. io ne ho uno che sa dire perfettamente RAMARRO!

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