martedì 17 gennaio 2012

ALICE

Molte persone mi chiedono come sta Alice.
Direi che nel complesso non va male, anzi. E’ una bimba positiva, che si è creata un micro clima nella sua nuova casa e che fa di necessità virtù, in un certo senso. Non so bene capire se un bambino di 4 anni e mezzo sa capire fino in fondo il cambiamento, ma immagino che a modo suo sia così.
Le difficoltà che incontriamo nello spiegarle le cose sono di vario tipo e piuttosto nuove anche per noi.
Innanzitutto c’è il fuso: vai a farle capire che quando qui è mattina in Italia dormono, quando qui è ora di pranzo là la gente si sveglia, quando qui è sera, i nonni hanno appena pranzato.
Lei ci prova, ma ogni tanto imbrocca il fuso di Sidney o di Los Angeles….

Poi c’è il problema linguistico, cui facevo già riferimento qualche giorno fa: ora, la questione cinesi versus francesi si fa ancora più spinosa perché al Green Valley, il nostro compound, di francesi è pieno. Non ultimi, il collega di Andrea e la sua famiglia, che un pochino stiamo frequentando. A questo punto non so più come spiegare che in effetti i francesi sono in Francia e i cinesi sono in Cina, dove siamo noi, che però è pieno anche di francesi.
Per tacere del fatto che è anche pieno di tedeschi, cosa che complica ancora di più la spiegazione.
Alla fine paradossalmente, la lingua più “facile” da spiegare e da capire, anche se non la capisce, è l’inglese.
Ogni pomeriggio si spara un’ora abbondante di Cartoon Network, che guarda in scioltezza, argomentando e traducendo per me, che – a suo dire – non capisco quello che succede.
A modo suo, mi “traduce” le varie situazioni (di cui sbaglia completamente la spiegazione, ma non glielo diremo), mostrando con molto orgoglio che LEI ha capito.
D’altra parte è anche una bimba piuttosto egocentrica e chi la conosce lo può confermare (vero mamme della scuola?), quindi tende ad avere degli atteggiamenti che riscuotano approvazione da parte mia o degli altri in genere.
In effetti, non so se lo faccia apposta per compiacermi, ma a tutti i pasti lei tira fuori le bacchette e vuole mangiare con quelle. Anche il riso, o la pastina di Maia (chicco per chicco, delirio!!!!!!!!!). Ma come fai a dirle di no? Oltretutto sta diventando anche bravina.
Un giorno facendo zapping abbiamo beccato un canale che trasmette sport orientali, specialmente il sumo. Le ho spiegato come funzionava e lei era completamente rapita dai ciccioni in monobraga che si spintonavano dentro il cerchio dell’amicizia.
Oh, i giorni successivi l’ho beccata due volte a guardarsi il sumo di soppiatto.
Tra qualche settimana devo farle scegliere lo sport da praticare per il prossimo trimestre.
Sia mai che non debba preparare una monobraga anche per lei…

2 commenti:

  1. Gio'io te lo dico...se non dovessi trovare lavoro come architetto da quelle parti, datti al giornalismo...!
    scrivi benissimo e mi fai morire dal ridere!
    Viva Alice che diventera' la piu' cinese di tutti!
    (e anche un po' francese)

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    Risposte
    1. Allora diffondi il verbo del mio blog, così vediamo se è interessante anche per chi non ci conosce (io ne dubito!).
      Un bacione

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