Il Financial Trade Center di
Shanghai, sito nella prestigiosa area edilizia di Pudong, è uno dei simboli
dell’architettura contemporanea cinese, o per meglio dire, sviluppata in Cina,
poiché il progetto è il frutto di una combinazione tra competenze americane e
giapponesi.
Attualmente, ma lo sarà ancora
per poco, il SFTC è il grattacielo più alto di tutto il paese, e senz’altro tra
i più alti del mondo.
Qualche dato?
Ultimato nel 2008 il SFTC è alto
492 metri, per 101 piani. E’ corredato di negozi, ristoranti, uffici in
quantità ed è inoltre la sede dell’Hotel Park Hyatt, luogo fighissimo nella cui
lobby ho avuto occasione di trovarmi per un colloquio di lavoro, rimpiangendo
di non essere milionaria per poter prenotare una suite.
Per la cronaca, il colloquio non
era andato benissimo, anche perché ero stata distratta dall’inquietante
presenza di un paio di lavavetri cinesi appollaiati alla bene e meglio su una
sorta di passerella, ovviamente privi di qualsiasi protezione di sicurezza, ed
eravamo grosso modo all’ottantesimo piano.
Comunque.
La cosa più bella di questo
grattacielo è la vista, sulla città, a trecentosessanta gradi e soprattutto in un punto a metà tra
le anse del fiume e l’area più moderna della città, che rende il panorama
favoloso.
Sarà forse proprio per il fenomenale panorama che
domenica scorsa la mia atletica metà ha deciso di partecipare, insieme alla sua
compagna di corse, alla cosiddetta SKY MARATHON, che non consiste -illusi!- in una corsa
intorno al grattacielo, bensì sopra
il grattacielo.
Esatto amici, proprio così.
Chi di noi vorrebbe rinunciare al piacere di farsi 2726 gradini, per un dislivello di 474 metri solo per mettere alla prova il proprio ego e, potendo, anche la rapidità delle ambulanze shanghainesi?
Esatto amici, proprio così.
Chi di noi vorrebbe rinunciare al piacere di farsi 2726 gradini, per un dislivello di 474 metri solo per mettere alla prova il proprio ego e, potendo, anche la rapidità delle ambulanze shanghainesi?
E invece no. Il nostro eroe non
solo ha partecipato, ma ha pure detto che non era nulla di terribile.
Il giorno dopo, umiliata, ho
tentato un piccolo esperimento in metropolitana, disprezzando la amata scala
mobile e cimentandomi in una sessione di un’ottantina di gradini. Ho rischiato
il trombo.
Tesoro, restiamo così. Con le
nostre inconciliabili differenze. E’ il bello del matrimonio, no?
Complimenti!! Ma,come avrebbe detto Forrest Gamp, alla fine non era "un po' stanchino"?E,una curiosità: ma al ritorno ha preso l'ascensore?Cora
RispondiEliminaBella domanda: ti farò sapere!!!!
Eliminain salita o in discesa?
RispondiEliminaMaaaah!
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