Giovedi notte si salpa alla volta dell’Italia: io e le due pesti. Ce la farò? In fondo devo solo intrattenere una nana di un anno e cinque mesi per undici ore – se non si conta qualche rara ora di sonno (sua, non certo mia) – e una di quasi cinque con avvincenti narrazioni, quando non è preda di un cartone animato o rapita dal ricco baby meal dell’Air China, che se é come al primo volo te lo raccomando.
Oggi ho iscritto Orson al nido. Inizia a metà agosto. Scuola, sono cazzi tuoi.
Oggi ho iscritto Orson al nido: quando lo racconto alle mamme che incontro la prima domanda è “Half time?” e quando io rispondo: “No, full time” vengo guardata come se fossi Crudelia Demon. Ma che diamine: stiamo parlando di portare la bambina a scuola intorno alle otto e trenta per riprenderla alle tre. E’ forse un eccesso? Oggi una ragazza giapponese mi ha detto: “Caspita, così avrai un sacco di tempo libero....”. Stai cercando di farmi sentire in colpa, baby? Perché sappi che non attacca.
Uno dei motivi per i quali non attacca è che sto faticosamente seminando per riuscire a darmi una prospettiva lavorativa a partire dall’anno prossimo. Sono franca (e anche un po’ jolanda, come diceva il buon Guzzanti): mi terrorizza che quest'ipotesi prenda forma e diventi realtà. Forse anche di più di quando abbiamo deciso di venire in Cina. E forse perché la mia fisiologica insicurezza lavorativa mi tiene compagnia, anche quando non é invitata, da diversi anni. Nonostante la mia esperienza, nonostante tutto. Ora cerco di metabolizzare. Poi si vedrà.
Alla fine non ho più dedicato un post al corso di cucina che Alice ha frequentato in questo semestre. Un po’ per mancanza di tempo e un po’ perché la ticcer non ci ha ancora inviato la mail (e penso che ornai non lo farà più...) con il book delle ricette che hanno prodotto nell’arco delle settimane. Ce ne faremo una ragione, perché francamente era quasi tutto orribile.
Però non posso esimermi dal pubblicare il “The very best of...”.
Però non posso esimermi dal pubblicare il “The very best of...”.
Potete solo immaginarvi il resto.
Shanghai sta ufficialmente entrando nella modalità “tachenta” ovvero appiccicaticcia e umida. Si aspetta solo che arrivi la botta di caldo e poi sarà la morte civile. Ma noi, grazieaiddio, ce la filiamo. Certo, ce la filiamo a Milano, dove mi dicono esserci già un clima torrido. Che culo.
Alice ha finito la scuola meno di una settimana fa ma anche quando gioca da sola la sento parlare in inglese. Mi chiedo quanto continuerà a farlo nel prossimo mese e mezzo italiano e se progressivamente si dimenticherà quello che ha imparato fino ad ora. Effettivamente i progressi dei bambini, rispetto all’apprendimento di nuove lingue, sono entusiasmanti e lasciano davvero stupiti. Certo, il livello linguistico è ancora da affinare parecchio, soprattutto quando mescola le due lingue: davanti al barattolo della Nutella “I would like to leck the spoon”, in previsione del viaggio “Tra poco prendiamo l’aereoplein”, se ha voglia di un giro in bici “Mamma, mi aiuti a tirare giù la bich?”. Di contro, la pronuncia fa impressione. Nulla da invidiare ad un qualsiasi moccioso made in USA, alle volte pure troppo. Come quando mi corregge la pronuncia eccessivamente italica (che pure sto faticosamente cercando di dissimulare), o dice buch o loc e capisci che sta dicendo but o look e alle volte ti spara fuori un “ciuccio bene”, perché la t comincia a dirla “alla amerriggana”.
A meno di trenta ore dalla partenza non ho neanche lo straccio di una valigia in testa, una figlia ha avuto la febbre fino a ieri sera e l’altra ha un sospetto di sindrome di Don Lurio. If the good day starts from the morning, direbbe chi l’inglese lo mastica davvero…..
Sto per passare le prossime sette settimane in Italia: ma avrò qualcosa da raccontare? E soprattutto, a voi ve ne fregherà qualcosa di leggerlo? Non più dumpling e tassisti pazzi, niente corsi di lingua o disavventure culinarie, ma solo spiaggia ed ombrellone, sia pure a spasso per mezza Italia. Io non mi offendo, però ricordatevi: a Ferragosto rientriamo a Shanghai. Se vi passa la poesia di leggere di crema solare e braccioli da bambini, appuntamento per allora.
Stesso blog, stessa ora.
Stesso blog, stessa ora.
ma che bello che tornate:)oddio un Po meno bello il clima tropicale che si respira ma servirà a farvi sentire meno nostalgia della Cina.intanto buone vacanze e in bocca al lupo per il viaggio di ritorno:)ps hai fatto bene be iscrivere la piccola al nido full time in fondo è un asilo e poi ricorda che una mamma realizzata al di fuori dello status di mamma giova a tt la famiglia!mi raccomando non abbandonarci neppure in vacanza.baci a tutti
RispondiEliminascusa di nuovo..e poi avere un po' di tempo da dedicare a noi stesse non è un peccato mortale:) non si sto vivere mica di sole scuola. Asilo corsi di nuoto.ginnastica, di cosa cucino stasera, oddio devo stirare una montagna di roba ,stasera ho i suoceri a cena Etc.etc.etc.coraggioo Giovanna hai fatto la scelta giusta:)lavoro o non lavoro la libertà di fare ciò che più desideriamo non ha prezzo e neppure sensi di colpa:)ciao Cristina
RispondiEliminaMi ha preso a cuore, allora!
RispondiEliminaGrazie delle belle parole.
Un abbraccio.
Le mie bambine sono sempre andate al nido almeno fino alle 16,30 e se per caso non riuscivamo a sganciarci dal lavoro o se i nonni erano impegnati, rimanevano tranquillamente fino alle 18. Spero di averti tolto qualsiasi senso di colpa che ritengo ingiustificato. E' vero che hai voluto la bicicletta e devi pedalare, ma esistono anche le strade in discesa. I bambini è bene che imparino a socializzare fin da subito e avendo la possibilità di farlo in un crogiuolo di culture crescerà con con una marcia in più, vedrai. E poi sai che gioia e che energia avrai alle 3 quando la andrai a prendere? Se fa la cozza con te tutto il giorno non è la stessa cosa.
RispondiEliminaHo capito che vai al mare, ma se passi da Milano, a valle di tutti i parenti stretti e amici, mi piacerebbe vedervi.
Un grosso bacio a tutti.
Enrico
Ci proviamo!
EliminaSe passi 6 settimane nella metropoli tentacolare ti ospito un pò nel mio paesino di provincia, dove giardino e piscinetta gonfiabile rendono più sopportabile la calura!
RispondiEliminaAnche per me la scelta di iscriverla al nido è la migliore. A settembre manderò Guu da una tata (il nido non è compatibile con i miei orari di lavoro) e un pò non vedo l'ora di riconquistare una fetta di giornata "per soli adulti".
Che gentile. Dove abiti di bello, che non l'ho capito?
EliminaCastano primo, vicino a malpensa.
Eliminase vuoi davvero condividere piscinetta e giardino, trovi la mia mail sul mio blog!
Grazie. Non credo di farcela ma l'idea era buona!
Eliminaciao gio,
RispondiEliminami diresti di cosa sono le ricette rappresentate nelle foto?
mi mancheranno i tuoi post e... se non hai nulla da fare sotto l'ombrellone, perche' non ci tieni aggiornati sulla "vacanza italica"?!?
un abbraccio e buone vacanze.
cris
Da brava chef vuoi rubare le idee alla burrosa Miss Jennifer della Rainbow Bridge School? No e no, non la tradirò mai!
RispondiElimina:-)
Un abbraccio anche a voi tutti e cercherò di aggiornare il blog anche dalla madrepatria....
si', speravo che saresti stata cosi' generosa da condividerle! sono cosi' invitanti!!! vorra' dire che per la mia scuola di cucina continuero' ad fare le solite trite e ritrite ricette italiane... che noia...
Eliminahehehehehe!!! :o)
cris
7 settimane in italia? e tuo marito in Cina? che grande :P
RispondiEliminacerto che ti leggeremo!!!!
Buon viaggio allora,ciao sono mamma di due gemelle di tre anni e mezzo e capisco bene che lo spostarsi con i bambini non è poi così facile.
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